Mandorli in fiore e Hanami: Tra miti e leggende, tradizioni e analogie.

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La primavera è la stagione che tutti noi attendiamo maggiormente. I prati si tingono di colori variopinti, gli animali escono dal letargo, le giornate si allungano e i fiori sbocciano sugli alberi prima di generare i loro frutti. La primavera dunque la possiamo considerare il periodo della “rinascita”. Non a caso a questa stagione sono legati diversi miti e leggende che hanno come tema che li accomuna proprio la “rinascita” e seppur queste hanno origine in paesi lontani nel tempo e nei luoghi spesso presentano delle analogie. La Primavera viene usata anche per esprime il concetto di liberazione (e quindi di rinascita ) di un popolo oppresso. Esempi noti di questa accezione sono: La Primavera di Praga e Le Primavere Arabe riferendosi appunto alla fine di un regime totalitario ad opera di una rivolta popolare.

Tornando al tema delle mitologie e delle tradizioni vorrei parlarvi della Sagra del Mandorlo in Fiore e dell’ Hanami.

La prima è una festa che si svolge ad Agrigento all’interno del parco archeologico della Valle dei Templi nel mese di Marzo. L’obiettivo di questa festa è celebrare il ritorno alla vita di cui la fioritura dei mandorli ne sono l’emblema. La festa ha una durata di una settimana, inizia con una visita, al tramonto, alla Valle dei Templi e prosegue con l’accensione della “fiaccola dell’amicizia” davanti al tempio della Concordia.  Durante questo periodo si esibiscono gruppi folkloristici che sfilano con i carretti siciliani.

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A destra un fiore di mandorlo, a sinistra il tempio della Concordia con il bronzo di Riace

Inoltre durante questo evento vengono organizzate mostre e degustazioni a base di prodotti di mandorla al fine di promuoverne il prodotto.

Al mandorlo in fiore è legato anche il mito di Acamante e Fillide scritto da Omero. La storia narra di Acamante che unitosi agli achei per combattere nella guerra di Troia, fu atteso per 10 lunghi anni dalla sua amata Fillide. Terminata la guerra tra i superstiti che fecero ritorno non vi era Acamante. Fillide credendo che fosse morto in guerra, mori in preda alla disperazione. La dea Atena, toccata dalla morte di Fillide, decise di farla diventare un albero di mandorlo. Acamante che invece era sopravvissuto, ma che tardò il suo ritorno a causa di un blocco della nave in cui viaggiava, appreso la notizia della morte della sua amata, si recò all’albero e l’abbracciò. Così, il mandorlo fiorì, come se volesse stringerlo a sé.

Se volete approfondire la leggenda di Acamante e Fillide potere visitare questo link:

L’ORIGINE DEL MANDORLO: L’AMORE TRA ACAMANTE E FILLIDE | Il Daily SlowIl Daily Slow

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Hanami

Nel paese del Sol Levante ogni anno si festeggia l’arrivo della primavera con l’Hanami. Hanami letteralmente significa guardare i fiori, usanza tipica dei giapponesi, i quali amano ammirare la fioritura primaverile degli alberi in tutta la loro bellezza. Ad oggi questo termine fa riferimento nello specifico alla fioritura dei ciliegi giapponesi, meglio conosciuti come Sakura.

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Fiori di sakura

Ogni anno milioni di giapponesi si spostano dalle loro città verso le sessanta località più famose del Paese. La festa dell’Hanami dura per quasi tutto il periodo primaverile, (dai primi di aprile a metà maggio). Duranti il giorno i giapponesi sono soliti organizzare dei pic-nic all’ombra dei sakura in fiore. Mentre di notte i sakura vengono illuminati con delle apposite luci che ne risaltano la bellezza. L’Hanami notturno prende il nome di Yozakura ovvero ciliegio notturno .

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Yozakura

Anche ai ciliegi giapponesi è legata una leggenda, quella di Yohiro e Sakura. Yohiro era un albero a cui non crescevano i fiori. Un giorno una fata provando, compassione per lui gli fece un incantesimo, permettendogli di poter assumere le sembianze umane e ritornare albero a proprio piacimento al fine di fargli ritrovare la fioritura. L’incantesimo sarebbe durato 20 anni, terminati i quali, qualora non fosse riuscito a riacquistare la sua vitalità sarebbe morto all’istante. Durante questi anni Yohiro incontrò una ragazza di nome Sakura, del quale si innamorò. Yohiro nel confessarle i suoi sentimenti gli rivelò la sua vera natura. Lei rimase impietrita e dunque Yohiro decise di assumere la forma d’albero per chiudersi nel suo dolore. Intanto il tempo per Yohiro stava volgendo al termine e Sakura non potendo accettare il fatto che sarebbe morto decise di abbracciare l’albero e dichiarargli il suo amore. A quel punto la fata apparve a Sakura e le chiese di scegliere se rimanere umana o fondersi con Yohiro sotto forma di albero.

Per chi volesse conoscere la storia di Yohiro e Sakura vi rimando a questo link:

Sakura, leggenda giapponese sull’amore vero – La Mente è Meravigliosa (lamenteemeravigliosa.it)

2 pensieri su “Mandorli in fiore e Hanami: Tra miti e leggende, tradizioni e analogie.

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