La festa di Santa Lucia

il 13 dicembre ricorre la festa di Santa Lucia di Siracusa, martire cristiana del III sec. D.C. durante le persecuzioni di Diocleziano.
Secondo la leggenda, portava cibo e aiuti ai cristiani che si nascondevano nelle catacombe di Siracusa, usando una corona di candele per illuminare la sua strada e lasciare le sue mani libere per portare più cibo possibile.

La tradizione cristiana tramanda come Lucia mise molto in difficoltà i suoi persecutori. Quando l’arrestarono inizialmente divenne così pesante che non era possibile spostarla, poi venne accusata di stregoneria. Torturata col fuoco, si dice che le fiamme non potessero raggiungerla. Proprio la notte del 13 dicembre di quell’anno, la giovane cristiana fu pubblicamente giustiziata, ma la sua anima – così devota e pronta al sacrificio – si salvò e volò in cielo. Prima di morire, inoltre, si racconta che Lucia predisse la fine del potere di Diocleziano e un futuro radioso per la Chiesa.

Una leggenda narra che la giovane martire arrivò addirittura a strapparsi gli occhi. Da allora, divenne la Santa protettrice degli occhi e della vista.

Prima delle riforme del calendario ad opera di Papa Gregorio XIII La sua festa coincideva con il solstizio d’inverno, ovvero il giorno più corto dell’anno, da li nasce il proverbio “Santa Lucia Il giorno più corto che ci sia o la notte più lunga che ci sia”. Il giorno di Santa Lucia segna l’inizio del Tempo di Natale, che culmina con l’arrivo della Luce di Cristo, il 25 dicembre.

La festa di Santa Lucia è molto sentita in molte città del nord Italia, soprattutto nella zona della Pianura Padana, dove esiste una tradizione legata ai “Doni di Santa Lucia”, figura omologa dei vari San Nicola, Babbo Natale, Gesù Bambino, e la Befana.

Anche in Svezia Santa Lucia è molto venerata, sia dalla Chiesa cattolica che da quella luterana. Per tradizione la sera prima i bambini preparano dei dolcetti a forma di gatto i Lussekatter, mentre la mattina del 13, la figlia maggiore della famiglia si alza prima dell’alba e si veste con un lungo abito bianco legato in vita da una cintura rossa; e con la testa ornata da una corona di foglie e da sette candele. Le sorelle minori invece indossano una camicia bianca, e simboleggiano le stelle. I maschi indossano cappelli di paglia e portano lunghi bastoni decorati con stelline. La bambina vestita come santa Lucia sveglia gli altri membri della famiglia e serve loro i dolcetti. 
Inoltre ogni anno viene eletta la Lucia di Svezia che avrà l’onore di raggiungere la città siciliana di Siracusa per partecipare alla processione dell’ottava, in cui il simulacro di Santa Lucia viene ricondotto in Duomo.

Ma la città per antonomasia, in cui la festa è più sentita, è ovviamente Siracusa dove si festeggia la sua Santa Patrona.

Un’altra storia legata al culto di Santa Lucia racconta che nel 1646 un brutta carestia terminò proprio il 13 dicembre, quando una nave carica di frumento entrò nel porto. Ecco perché secondo la tradizione in occasione della Festa della Santa non si possono mangiare ne pane e ne pasta.

Non a caso il 13 dicembre in Sicilia è definito ironicamente il giorno delle arancine. Ovviamente do per scontato che tutti sappiano cosa siano, quindi non mi dilungo oltre, mentre qualche riga la volevo dedicare sull’origine di questa nostra prelibatezza. L’arancina nasce in Sicilia tra il IV e l’XI secolo durante la dominazione araba. Gli arabi avevano infatti l’abitudine di appallottolare un po’ di riso con dello zafferano nel palmo della mano, per poi condirlo con l’aggiunta di carne di agnello. Ovviamente l’arancina odierna è ben diversa da quella araba, in quanto noi siciliani siamo soliti rielaborare ogni piatto che abbiamo ereditato dalle varie culture che si sono susseguite in Sicilia, facendone un piatto proprio. Le tradizionali sono quelle “Accarne” (con il ragù) e “Abburro” (con prosciutto e mozzarella), ma ad oggi se ne trovano di svariati gusti fino ad arrivare a quelle dolci con la nutella.

Un altro piatto tipico è la cuccia un dolce a base di grano bollito che si può condire a piacimento con latte, ricotta, miele e frutta secca, cioccolato o vino cotto.

Ogni anno il giorno di Santa Lucia, rivolgo il mio pensiero a mia sorella che vive a Bergamo e a tutti i siciliani che vivono lontano dalla nostra amata isola perchè non possono gustarsi queste bontà.

4 pensieri su “La festa di Santa Lucia

  1. Santa Lucia per noi siciliani è davvero una meraviglia festa! Complimenti per l’articolo e per le foto delle mitiche arancine! Buonissime! 😋🙏

    • Grazie per i complimenti 😀. Io ho molti ricordi legati alla festa di Santa Lucia di quando ero bambino. Mia zia che preparava la cuccia e mia nonna le Arancine.

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